Necessari investimenti mirati a supporto dell’imprenditoria con politiche attive che prevengano la delocalizzazione delle risorse e incentivino la competitività delle aziende italiane
Rimini, 8 novembre 2024 – Nel 2024, la produzione globale di plastica si stima raggiunga la soglia dei 400 milioni di tonnellate/anno, registrando un incremento significativo rispetto agli ultimi anni e un impatto ambientale senza precedenti. In questo contesto, il recupero della materia, inteso come valorizzazione continua dei rifiuti, insieme alla produzione di Combustibili Solidi Secondari (CSS) derivati dalla plastica, appaiano sempre più come un pilastro fondamentale nella transizione ecologica nonché una soluzione concreta per la riduzione dei rifiuti, favorendo la transizione energetica e la promozione dell’end of waste.
È quanto emerge dal convegno “Riciclo chimico o recupero energetico: quale futuro per il CSS da plastiche?“, organizzato in occasione di Ecomondo 2024, dal Gruppo EcoEridania, azienda leader a livello europeo nei servizi ambientali per rifiuti di origine sanitaria e tra i principali player nei rifiuti industriali e nell’end of waste.
Il panel, che visto la partecipazione di aziende e rappresentanti istituzionali, è stata l’occasione per discutere delle potenzialità offerte dalla complementarità del riciclo chimico e meccanico come opportunità a supporto della transizione energetica e dell’economia circolare, contribuendo a trasformare il rifiuto in risorsa preziosa e inesauribile. Nel corso del convegno si è, inoltre, sottolineata la necessità di favorire investimenti, supportati da politiche attive, per incentivare l’imprenditoria italiana e, al contempo, prevenire la delocalizzazione delle risorse verso l’estero. Solo attraverso l’attivazione di misure di questo tipo, l’Italia potrà avvicinarsi ad un’autonomia di approvvigionamento di materie prime e di indipendenza energetica.
Andrea Giustini, Presidente di Gruppo EcoEridania, ha dichiarato: “Come Gruppo EcoEridania, siamo convinti che per un futuro più sostenibile sia necessario raggiungere un equilibrio tra domanda e offerta di materiali riciclati. Sebbene le nuove tecnologie abbiano un grande potenziale, resta ancora molta strada da fare. Per essere realmente competitivi, è essenziale che l’Italia sviluppi internamente le tecnologie e le infrastrutture necessarie, puntando su termovalorizzatori di ultima generazione e ad alta tecnologia, CSS e riciclo chimico come strumenti chiave.”
A partecipare all’evento, moderato da Nicola Porro: Giovanni Bellomi, Direttore Generale COREPLA, Giovanni Albetti, Direttore Coripet, Claudia Salvestrini, Direttrice Polieco, Antonio Lucio Valerio, CEO Res Spa, Andrea Angeletti, Business Development & Head of Department, NEXTCHEM (Gruppo MAIRE), Serena Triggiani, Assessore all’Ambiente Regione Puglia, On. Ilaria Cavo, Vicepresidente della Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati, Sen. Silvia Fregolent, Membro della Commissione Ambiente e Transizione Ecologica, On. Massimo Bitonci, Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Andrea Giustini, Presidente Gruppo EcoEridania.