Il rilancio del sito industriale

Silva S.r.l. ha presentato agli uffici tecnici della Provincia di Vicenza il proprio piano di sviluppo industriale all’insegna dell’economia circolare, caratteristica che accomuna tutte le società del Gruppo EcoEridania, azienda leader a livello europeo nei servizi ambientali per rifiuti di origine sanitaria e tra i principali player nei rifiuti industriali e nell’end of waste. Presso il sito di via Terraglioni 44, fino ad oggi dedicato alla rigenerazione di sabbie di fonderia e produzione di sabbie rivestite, Silva manterrà ed efficienterà i servizi di recupero delle sabbie esauste, che da sempre offre al tessuto industriale vicentino e veneto.

Il piano di sviluppo prevede il rifacimento dell’impianto di rigenerazione termica, già esistente e autorizzato da ottobre 2014, per il trattamento dei rifiuti prodotti dalle fonderie – costituiti da sabbie con componenti organici – integrandolo con una linea di trattamento meccanico delle sabbie cosiddette “terre verdi”, ampliando così la possibilità delle fonderie di recuperare i propri rifiuti. Le sabbie sottoposte a tali trattamenti saranno riutilizzabili dagli stessi produttori dei rifiuti, in sostituzione della materia prima vergine. Verrà così ampiamente soddisfatto il principio di economia circolare, che consentirà una riduzione dell’utilizzo di materie prime naturali.

Il progetto di sostenibilità è rafforzato dall’avvio del raccordo ferroviario interno alle aree gestite da Silva con l’introduzione quindi del trasporto su rotaia sfruttando così la possibilità di una logistica intermodale.

FAQ

Il progetto di sviluppo dell’area denominata T44 prevede un’implementazione di attività a suo tempo esistenti e la realizzazione di una nuova impiantistica funzionale ad attività già in essere nel gruppo EcoEridania. In particolare:

  • sarà sviluppata l’attività di trattamento delle sabbie provenienti dai cicli produttivi delle fonderie che verranno trattate con processi termici e meccanici al fine di riottenere una sabbia riutilizzabile nel ciclo produttivo delle fonderie stesse. In questo modo si soddisfa pienamente un principio dell’economia circolare trasformando in una materia prima un rifiuto, che potrà essere riutilizzato nello stesso processo che lo ha generato.
  • verrà realizzato un impianto di sterilizzazione di rifiuti sanitari. L’impianto, completamente automatizzato, trasforma il rifiuto in un materiale alternativo ai combustibili fossili e consente di dotare la regione Veneto di una struttura che soddisfa i bisogni delle aziende sanitarie regionali. La tecnologia utilizzata è quella già sviluppata dal gruppo EcoEridania in altri siti ed evita di trasferire i rifiuti della Regione gestiti dalla Società in impianti extra regionali, accorciando in tal modo la filiera dal produttore allo smaltimento a vantaggio anche di una riduzione dell’impatto causato dall’attività di trasporto.
  • i contenitori in plastica dedicati ai rifiuti sanitari verranno sanificati e reimmessi nel ciclo della raccolta. Quelli non più utilizzabili, invece, verranno recuperati per la produzione di nuovi contenitori nell’impianto del Gruppo che ha sede a Forlì, nella piena logica del recupero e della circolarità.
  • il ripristino del raccordo ferroviario, che consentirà una riduzione del trasporto su gomma attualmente utilizzato, la riduzione dell’impatto veicolare e l’abbattimento delle emissioni di CO2.

La realizzazione degli interventi prevede la predisposizione di istanza autorizzativa secondo il procedimento amministrativo definito PAUR delegato dalla Regione alla Provincia di Vicenza. Silva S.r.l. ha presentato l’istanza agli uffici tecnici della Provincia di Vicenza alla fine del luglio 2024.

Il monitoraggio è previsto su tutte le emissioni in atmosfera e sulle acque meteoriche, mentre le acque prodotte dagli impianti verranno trattate in un impianto di depurazione interno di nuova realizzazione riciclate all’interno dei processi o smaltite presso terzi. Altri tipi di monitoraggi effettuati con frequenze periodiche riguarderanno i controlli del rumore, oltre che dei piezometri di monitoraggio della falda.

Il progetto prevede la protezione di tutte le superfici ove avvengono le lavorazioni e presidi di controllo specifici. Trattandosi inoltre di trattamenti su materiali solidi è da escludersi qualsiasi rischio connesso a contaminazioni della falda a causa di tali lavorazioni. Gli unici liquidi derivanti dai processi sono acque di lavaggio che vengono trattate in impianto di depurazione realizzato allo scopo per essere successivamente riciclate all’interno dei processi stessi o smaltite in impianti di terzi.

Non vi sono rischi in tal senso perché l’impianto di sterilizzazione è completamente automatizzato e non prevede interventi diretti del personale nel processo. Anche le emissioni derivanti da aspirazioni di aria presenti in alcune sezioni dell’impianto vengono trattate termicamente in un impianto dedicato e, pertanto, nessun rischio per l’ambiente è possibile.

Progetto PAUR – 5 Novembre 2024