I dati del 2020 parlano chiaro, l’Italia è un’eccellenza europea nel riciclo della carta.
L’obiettivo fissato dall’Unione europea prevedeva il raggiungimento di un tasso di riciclo dell’85% nel 2035. La media degli stati europei, attualmente, è di circa 74 punti percentuali.
Grazie ai dati forniti dall’Unirima, l’Unione nazionale imprese recupero e riciclo maceri, possiamo affermare che l’Italia ha raggiunto l’obiettivo con 15 anni di anticipo. Non solo, il nostro paese è riuscito addirittura a superare la soglia auspicata dall’UE, arrivando a un tasso di riciclo della carta superiore all’87%.
I numeri del successo
Questo risultato, che per essere precisi si attesta all’87,3%, è frutto dei 600 impianti di riciclo presenti su tutto il territorio nazionale.
Nel corso del 2020 l’Italia ha prodotto 6,8 milioni di tonnellate di carta da macero, esattamente il 3,2% in più di quanto registrato nell’anno precedente.
Questo prodotto, proveniente dal recupero dei rifiuti cartacei prodotti da aziende, uffici e privati, composto da fibre di carta e cartone riciclato, viene utilizzato per produrre più della metà della carta riciclata made in Italy. La filiera conta piccole e medie industrie, specializzate nel riciclo della carta, nelle quali operano oltre 20.000 dipendenti.
La produzione di carta da macero non si limita alla richiesta nazionale, su quasi 7 milioni di tonnellate, solo 4,9 t sono destinate al nostro paese, le rimanenti 1,8 t vengono esportate in altre nazioni. Il valore della produzione aggregato conta circa 4 miliardi di euro.
Un successo di cui essere orgogliosi, ma non finisce qui. Il settore del riciclo della carta in Italia, come conferma anche il Presidente Unirima, ha un enorme potenziale di crescita. Sfruttando gli incentivi previsti dal Piano nazionale ripresa e resilienza, per un totale di 58,47 miliardi destinati all’attuazione di iniziative rivolte alla rivoluzione verde e la transizione ecologica, di cui 1,5 per la realizzazione e ammodernamento degli impianti di gestione, lo Stivale potrebbe migliorare ulteriormente questo primato.