In un nostro precedente articolo abbiamo parlato dei tanti piccoli gesti per la salvaguardia del pianeta e dell’ambiente, come l’iniziativa promossa da un cittadino di Noto (Sicilia) per eliminare i mozziconi dalle spiagge. Oggi, vogliamo parlare di un altro piccolo grande progetto: #RiPoPuliamolo.

Dall’attività e dalle idee di un giovane cremonese è nato un vero e proprio movimento per la tutela e la salvaguardia del fiume Po. Ma andiamo per gradi…

Il ragazzo, appena diciannovenne, è una promessa del canottaggio italiano, con il sogno olimpico lì nel cassetto, a portata di mano. Durante i suoi allenamenti quotidiani sul fiume ha avuto modo di prendere atto del degrado del suo fiume, come lui stesso lo definisce.

Il corso d’acqua e le sue rive hanno infatti subito negli anni un processo di deterioramento via via sempre più allarmante. Sulle sponde del Po è frequente trovare varie tipologie di rifiuti, abbandonati illegalmente nell’ambiente.

“Dalle bombole di gas agli pneumatici, dalle biciclette ai frigoriferi, passando per lavatrici, rifiuti urbani e addirittura il portellone di un tir” per dirla con parole sue. E passare dalle parole ai fatti è stato tanto veloce quanto passare dalla barca in fibra di carbonio a una più grande, per raccogliere questi rifiuti.

Ed è così che nel corso delle sue spedizioni arriva a raccogliere “dai 30 ai 100 kg di rifiuti”.

Il movimento #RiPoPuliamolo

Dalla sua passione per la natura nasce pian piano l’idea di creare un vero e proprio movimento, chiamato appunto #RiPoPuliamolo. “All’inizio ero sempre solo, poi ha cominciato ad aiutarmi qualche amico e adesso la cosa si sta allargando. Spesso riesco a raggruppare un gran numero di volontari, anche 30 o 40 persone”.

La sfida, però, non riguarda “solamente” la raccolta dei rifiuti abbandonati e la tutela del territorio. L’obiettivo è quello di riportare all’antico splendore il fiume, che lui considera come una seconda casa, combattendo la pesca di frodo e rivalorizzando le sue rive.

Ma dove finiscono i rifiuti raccolti?

Il diciannovenne cremonese ha pensato a tutto! Contattando il servizio di raccolta del proprio comune ha concordato con gli esperti un luogo segreto per il deposito temporaneo. Segreto, sì, così da scongiurare il pericolo che questo diventi un luogo di abbandono illecito di rifiuti.

Una volta riempito questo spazio, contatta la ditta autorizzata al trattamento per sgomberare l’area e affidare finalmente questi rifiuti agli addetti ai lavori, così da garantirne una gestione corretta, sicura e, soprattutto, a norma di legge.


Per altri articoli del nostro magazine clicca qui.