In questo articolo vogliamo approfondire la gestione dei rifiuti speciali prodotti all’interno di Banche e Istituti di Credito.
Per distinguere meglio i rifiuti urbani da quelli speciali ti consigliamo di leggere questo articolo Rifiuti urbani e rifiuti speciali: come distinguerli – EcoEridania (gruppoecoeridania.com)
La normativa in vigore che definisce e regola il trattamento dei rifiuti è il Decreto Legislativo 116/2020 che recepisce e applica per lo Stato italiano le direttive europee in materia.
Il Decreto stabilisce con precisione la natura e le caratteristiche delle diverse tipologie di rifiuto, mantenendo la distinzione tra urbani (e assimilabili) e speciali.
Dato Sensibile: questo sconosciuto!
Una volta presa visione del decreto che definisce la gestione dei rifiuti speciali vogliamo focalizzarci sui rifiuti davvero speciali prodotti dalle banche: i dati sensibili.
Questi si trovano all’interno di contratti, anagrafiche clienti, estratti conto e tantissimi altri documenti prodotti e gestiti giornalmente all’interno di questi uffici.
Questa tipologia di rifiuti deve essere gestita in sicurezza e secondo la normativa vigente. Secondo la normativa DIN 66399, l’ultimo protocollo a livello internazionale per classificare e regolare le giuste linee guida per la protezione della privacy per aziende e cittadini che trattano dati sensibili – tutta la documentazione al cui interno siano riportate informazioni riservate deve essere distrutta.
Quali altri rifiuti speciali vengono prodotti da banche e istituti di credito e come vanno gestiti?
I rifiuti speciali, come anticipato in precedenza, prodotti dalle banche e dagli istituti di credito sono di diversa natura, e di conseguenza saranno diverse le misure da adottare per la loro gestione.
Nello specifico, questi possono essere:
- Toner e residui di stampa
- Rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE)
- Documenti contenenti dati sensibili (SDS)
- Filtri dell’aria da impianti di condizionamento
Per garantire un trasporto, trattamento e smaltimento sicuri e a norma di legge di queste tipologie di rifiuti è prevista una gestione esclusiva da parte di ditte autorizzate e iscritte all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali.
La singola attività potrà quindi prendere accordi con la ditta in questione, seguendo un iter semplificato composto da tre passaggi distinti e consecutivi:
- Stipula di un accordo contrattuale con una ditta specializzata nella raccolta dei rifiuti speciali
- Raccolta, interna all’attività, dei rifiuti speciali in appositi contenitori.
- Deposito temporaneo e conferimento dei rifiuti al servizio di raccolta.
Questi contenitori, siano essi in cartone o plastica, sono studiati per adattarsi alle caratteristiche del rifiuto da contenere, per garantire la completa ermeticità, e vengono forniti direttamente dalla ditta specializzata.
Infine, le tempistiche del deposito temporaneo, ancora una volta, dipendono in gran parte dal tipo di rifiuto:
- Rifiuti speciali pericolosi – le tempistiche di deposito arrivano fino al massimo di un anno per quantità inferiori a 10 000 litri (10 metri cubi).
- Rifiuti speciali non pericolosi – le tempistiche sono le stesse succitate, varia però la quantità limite, che sale a 30 000 litri (30 metri cubi) l’anno.
Per maggiori informazioni sui servizi offerti dal Gruppo EcoEridania per la gestione di RIFIUTI SPECIALI consigliamo di consultare la nostra pagina dedicata.