Sul celebre giornale online si è parlato di come il Gruppo interpreti il welfare aziendale, il benessere dei propri dipendenti e l’equilibrio tra vita privata e lavorativa.

“La natura dei benefit aziendali è cambiata. Lo smartphone o l’auto aziendale lasciano il posto a iniziative e incentivi finalizzati alla protezione della salute e delle abitudini di vita del proprio dipendente e dei suoi cari, secondo un concetto esteso di sostenibilità. Un concetto che intende l’ambiente non solo come Natura ma come l’insieme di luoghi e persone che gravitano attorno all’azienda: dai dipendenti a tutti gli stakeholder, dal centro di produzione al tessuto sociale che lo circonda fisicamente.

Il Gruppo EcoEridana, da sempre sensibile alle esigenze dei propri dipendenti, ha di recente implementato il proprio piano di welfare aziendale rielaborando i bonus con l’introduzione di un sistema di crediti e mobilitandosi prontamente, durante la pandemia, introducendo in azienda delle polizze vita.

Nel Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Eridania, infatti, si specifica: “il Piano Welfare che è stato elaborato non sarà legato solamente ai risultati economici e finanziari del Gruppo ma anche al raggiungimento di obiettivi qualitativi in ambito di health & safety, al fine di mitigare e ridurre al minimo eventuali incidenti sul lavoro”.

L’emergenza sanitaria e le nuove priorità

L’emergenza sanitaria ha riportato prepotentemente alla luce il tema del welfare aziendale o, più in generale, la sensibilità di un’azienda nei confronti dei propri dipendenti. Ciò che da tempo viene teorizzato relativamente al rapporto tra produttività e serenità delle risorse umane, si è improvvisamente concretizzato di fronte alla pandemia.

Al raggiungimento di obiettivi condivisi i dipendenti del Gruppo EcoEridania maturano dei crediti da spendere in beni e servizi di varia natura. Ma non si tratta solo di obiettivi di business.

In particolare, concentrandosi su istruzione (personale o dei propri figli), assistenza familiare, buoni acquisto, tempo libero, trasporti, mutui e prestiti. I dipendenti potranno sfruttare i crediti per pagare le rette universitarie e scolastiche, i libri di testo, le mense scolastiche, le gite, i campus estivi e i corsi di formazione. Oppure potranno sostenere i costi per babysitter e badanti OSS. Per i trasporti locali, regionali e interregionali, i centri benessere, lo sport, i teatri, i musei e gli abbonamenti a riviste e giornali. Ma anche le spese per il carburante, l’e-commerce, libri e giochi.

La pandemia e le misure ad hoc

Nel corso della pandemia, il Gruppo, ha deciso non solo di mantenere le misure di welfare aziendale già messe in pratica, ma ha anche pensato a delle risposte mirate alle domande e dubbi nati con il diffondersi del virus.

Quali sono le iniziative messe in campo dalle aziende in questo contesto? Prendiamo l’esempio virtuoso del Gruppo EcoEridania – azienda italiana leader nella raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti industriali e sanitari – che, al sopraggiungere dell’emergenza sanitaria, ha attuato una serie di misure volte a rasserenare e a soddisfare i propri dipendenti.

Alla domanda: come possiamo aiutare i nostri dipendenti? Il Gruppo EcoEridania ha risposto con un contributo extra di circa 100 euro al mese per i circa mille dipendenti che non potevano svolgere la propria attività da remoto. E in un’azienda come il Gruppo EcoEridania, in tempi di emergenza smaltimento rifiuti speciali, si è trattato della maggior parte.

L’azienda ha poi voluto far sentire la propria vicinanza alle famiglie di tre dipendenti che sono mancati durante la pandemia, attivando tre fondi da 25mila euro ciascuno.

Oltre agli interventi speciali dettati dall’emergenza, il Gruppo EcoEridania ha rivisto il proprio piano di welfare aziendale. Il primo gesto concreto ha riguardato la stipula di una polizza vita a favore delle famiglie di ogni dipendente di ogni ordine e grado del valore di 20K cadauna.”