Un gruppo di 14 scienziati – provenienti da Germania, Australia, Usa, Svizzera, Nuova Zelanda, Finlandia e Ruanda –  ha reso noto, attraverso un articolo pubblicato sulla rivista “Science”, un appello per permettere la messa al bando della produzione di plastica vergine a partire dal 2040 e  la conseguente promozione dell’economia circolare.

Nel concreto, la richiesta dei ricercatori sarebbe quella di stipulare un nuovo accordo globale con cui sia possibile coprire l’intero ciclo di vita delle plastiche, dall’estrazione delle materie prime necessarie per la loro produzione all’inquinamento conseguente sia dalla loro creazione che dal loro smaltimento. Stando alle statistiche, pare che dal 1950 ad oggi siano state prodotte 8 miliardi di tonnellate di plastica, ma non solo: con la produzione in continuo aumento, si stima che di questo passo nel 2050 si arriverà addirittura ad avere oltre 12 miliardi di tonnellate di plastica nelle discariche o, peggio, dispersi nell’ambiente.

 

L’economia circolare del Gruppo EcoEridania

Da anni noi di Gruppo EcoEridania portiamo avanti i principi della sostenibilità ambientale e sosteniamo tutte le iniziative ad essa correlate. Anche in virtù di questo, da sempre Gruppo EcoEridania si pone come obiettivo il raggiungimento di un business ecosostenibile: per riuscire a raggiungerlo, l’azienda – leader nella gestione dei rifiuti speciali – applica con successo da diverso tempo l’economia circolare anche allo smaltimento dei rifiuti sanitari. Esempio virtuoso di ciò è rappresentato dal termovalorizzatore con recupero energetico Essere Spa, a Forlì, utilizzato prevalentemente per lo smaltimento in sicurezza dei rifiuti sanitari. Al suo interno ogni giorno l’economia circolare si concretizza in maniera totale: oltre al riutilizzo dell’energia prodotta attraverso la distruzione dei rifiuti, infatti, all’interno della struttura vengono quotidianamente sanificati, disinfettati e asciugati, per poi essere sottoposti a un vero e proprio controllo di qualità, anche oltre 25mila contenitori in polietilene per rifiuti sanitari.