Nella tavola rotonda del Gruppo EcoEridania a EcoMondo politica, impresa, multinazionali e banche a confronto per discutere di un futuro circolare

Rimini, 09 Novembre 2023 – Nell’ambito della 26ª edizione di EcoMondo, si è svolto il secondo convegno di Gruppo EcoEridania, azienda leader a livello europeo nei servizi ambientali per rifiuti di origine sanitaria e tra i principali player nei rifiuti industriali e nell’end of waste, dal titolo “Aggregazione industriale: ossigeno per l’ambiente”, moderato da Mia Ceran.

A commentare l’importanza di inserire le aggregazioni nel dibattito pubblico, specialmente in un contesto di economia circolare, è stato Fabrizio Penna, Capo Dipartimento Unità di Missione per il PNRR: “Abbiamo riscontrato che il motto che ha caratterizzato il sistema italiano piccolo e bello non regge all’impatto delle necessità che il mercato impone. Il tema delle aggregazioni in un contesto come l’economia circolare è fondamentale. Non dobbiamo lasciare le aziende bloccate in lacci burocratici”.

Al centro della tavola rotonda, quindi, le ricadute positive per imprese e territori, grazie alla riduzione di sprechi e inquinamento e al fatto che la diffusione delle aggregazioni industriali può incentivare l’innovazione e la ricerca di nuove tecnologie sostenibili, creare nuove opportunità di lavoro e stimolare l’economia locale.

Negli ultimi 5 anni, nel settore della gestione dei rifiuti sono state realizzate circa 71 operazioni, di cui il 76% è riconducibile a multiutility e fondi e, secondo Alessandro Grandinetti, Markets Leader di PwC Italy, si possono osservare due tendenze principali: la prima riguarda l’estensione delle aggregazioni di lunga durata delle utilities su base territoriale e la seconda è la creazione di nuove aggregazioni messe in atto dai fondi di investimento.

Il mondo bancario, rappresentato in sala da Banco Bpm, ha acceso i riflettori sul tema della trasparenza: “Tra gli obiettivi che l’Europa ha posto alle banche ci sono l’orientamento dei flussi di capitale verso investimenti sostenibili e la promozione di una migliore trasparenza ESG delle imprese. Come Banco Bpm entro il 2024 puntiamo a destinare oltre il 65% delle nuove erogazioni a progetti che abbiano caratteristiche green“, ha commentato Teresio Testa, Chief Lending Officer di Banco Bpm.

Se l’aggregazione industriale è un processo chiave in un’ottica di transizione verso un’economia più sostenibile, è altrettanto importante che questo processo venga attuato in modo responsabile, per garantire che i benefici ambientali siano reali e duraturi. A questo proposito, Massimiliano Bianco, Amministratore delegato di Suez Italia, ha rimarcato l’importanza delle riforme per ottenere risultati concreti, specialmente in quel contesto di complessità industriale che caratterizza i servizi pubblici e quelli della filiera ambientale che prevedono gestione e sensibilità particolari.  

Dal palco del Gruppo EcoEridania a EcoMondo poi l’On. Marco Simiani, Componente della VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) della Camera dei Deputati, Capogruppo Partito Democratico ha parlato dell’innovazione come elemento chiave per il futuro dell’aggregazione industriale e ha aggiunto: “Dobbiamo pianificare dando alle Regioni gli strumenti per decidere quali impianti, ma anche dare ai territori la capacità di gestione. Le normative devono essere snellite dal punto di vista della gestione, non dell’aggregazione. Spero che negli anni ci saranno sempre meno termovalorizzatori, perché spero ci siano forme di smaltimento migliori”.

Al suo intervento ha fatto seguito quello dell’On. Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica che ha dichiarato: “L’economia circolare rientra nel PNRR e mira a sviluppare la produttività del sistema produttivo proteggendo le risorse naturali. Abbiamo inserito un miliardo e mezzo di euro per il revamping e per nuovi impianti che utilizzano il sotto-prodotto, e abbiamo aggiunto nel Sec e nel programma nazionale di economia circolare le linee guida per le Regioni affinché possano aggiornare il loro piano di gestione dei rifiuti entro 18 mesi prevedendo l’autosufficienza impiantistica. Non possiamo più permettere che i rifiuti vadano da una parte all’altra del Paese, servono impianti adeguati nel territorio. Stiamo lavorando con il Ministro Fitto per finanziare progetti che non hanno ricevuto risorse per carenza fondi. Le azioni del Governo si affiancano a quelle del tessuto imprenditoriale italiano”.

Anche l’On. Erica Mazzetti, Componente della VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) della Camera dei Deputati Gruppo Forza Italia ha fornito il suo punto di vista in videomessaggio: “Crediamo molto nell’importanza di incentivare le aggregazioni. Tutte le multiutility che sono nate soprattutto al Nord Italia sono legate al funzionamento corretto degli impianti e devono essere quotate in Borsa. Stiamo lavorando a livello parlamentare affinché si realizzino impianti congrui. I partneriati pubblici-privati sono fondamentali in un mercato libero per dare un servizio migliore ai cittadini”.

A chiudere il convegno, l’appello da parte del mondo imprenditoriale a valorizzare il rifiuto come una risorsa, coinvolgendo in questo cambio culturale i cittadini. “L’importante percorso di aggregazione industriale che il Gruppo EcoEridania ha compiuto è stato possibile grazie alle persone, perché credo che siano le persone, guidate da una visione forte, a fare le aggregazioni industriali. Non si tratta di comprare o di fare massa. Aggregazione vuol dire mettere insieme le forze e le risorse. La politica deve semplificare e tornare a creare fiducia. Serve un forte coinvolgimento della comunità”, ha dichiarato il Presidente del Gruppo EcoEridania, Andrea Giustini.