I rifiuti speciali vengono prodotti nei settori più disparati, dagli uffici, alle cliniche private, dalle officine agli studi dei tatuatori. E nella nostra panoramica tra le varie attività produttrici di rifiuti speciali non potevano mancare le imprese edili.

Nel settore edilizio, le attività di costruzione e demolizione producono un quantitativo davvero rilevante ai fini del tonnellaggio totale europeo, di tutti i rifiuti prodotti in Europa questi rappresentano all’incirca un terzo del totale.

I cosiddetti rifiuti C&D (Costruzione e Demolizione) comprendono i materiali di scarto quali, ad esempio:

  • Cemento
  • Mattoni
  • Legno
  • Vetro
  • Metalli
  • Plastiche
  • Ferro
  • Vernici
  • Lana minerale

Così come stabilito dal D.Lgs n. 116/2020, questi rifiuti sono da considerarsi speciali ai fini del trattamento, smaltimento ed eventuale recupero. La norma sottolinea anche che “Sebbene la definizione di «rifiuti da costruzione e demolizione» si riferisca ai rifiuti risultanti da attività di costruzione e demolizione in senso generale, essa comprende anche i rifiuti derivanti da attività secondarie di costruzione e demolizione fai da te effettuate nell’ambito del nucleo familiare”.

Non solo le imprese edili, quindi.

Ma arriviamo a noi

L’onere di smaltimento, così come negli altri casi, ricade sul produttore del rifiuto che nella maggior parte dei casi risulta essere, appunto, l’impresa edile o il privato. La gestione di questi rifiuti speciali deve essere gestita esclusivamente da imprese iscritte all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali.

L’iter di gestione prevede che un operatore autorizzato si accordi con il cliente per ritirare in sicurezza tutti i materiali di scarto in questione, preventivamente inseriti all’interno di contenitori idonei. Per fare alcuni esempi, possiamo dire che se il rifiuto è composto da lana minerale, andrà raccolto in big bag, le macerie sfuse in container e via discorrendo.

I rifiuti devono essere suddivisi per tipologia, quindi per codice CER. Occorre prestare particolare attenzione ai rifiuti pericolosi, i quali devono essere tenuti in sicurezza e non accorpati ai non pericolosi. La raccolta di questi ultimi deve essere eseguita in maniera precisa e accurata, vista la natura delicata dei materiali interessati.

Il trasporto dei rifiuti deve essere accompagnato da un formulario di identificazione nel quale devono essere presenti i seguenti dati:

  • soggetti attivi (produttore del rifiuto, trasportatore e destinatario)
  • rifiuto trasportato (codice CER, quantità, caratteristiche di pericolo)
  • data e tratta del percorso

Il formulario di identificazione deve essere redatto in quattro esemplari, compilato, datato e firmato dal produttore o dal detentore dei rifiuti e controfirmato dal trasportatore.

Una copia del formulario rimane al produttore o il detentore e le altre tre, sono destinate una al destinatario e due dal trasportatore che provvede a trasmetterne una al detentore. Le copie del formulario devono essere conservate per 5 anni.

Per maggiori informazioni consigliamo di consultare la nostra pagina dedicata.