La tutela dell’ambiente entra nella Costituzione italiana

La tutela dell’ambiente entra nella Costituzione italiana

18 Febbraio 2022

Martedì 8 febbraio, la Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge costituzionale che introduce la tutela dell’ambiente e della biodiversità nella nostra Costituzione.

 “Questo voto del Parlamento segna una giornata epocale. Crediamo in questo cambiamento, grazie al quale la nostra Repubblica introduce nei suoi principi fondanti la tutela dell’ambiente”. Così il ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha commentato il voto di Montecitorio.

Il disegno di legge è stato approvato con le quattro letture, due approvazioni in Senato e due alla Camera, necessarie per l’approvazione diretta, senza bisogno di un referendum popolare.

Il testo, approvato con 468 voti a favore (1 contrario e 6 astenuti), modifica gli articoli 9 e 41 della Costituzione. L’articolo 9 «la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica» vedrà quindi l’aggiunta della dicitura «tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».

Per quanto riguarda l’articolo 41, al testo inerente all’iniziativa economica «non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana» sono aggiunti i concetti di salute e ambiente.

Il disegno prevede infine una clausola di salvaguardia ambientale. In particolare, relativa alla tutela degli animali negli Statuti speciali di Regione Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta; e delle Province del Trentino-Alto Adige e del Friuli-Venezia Giulia.

Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha sottolineato come «la tutela dell’ambiente diventa un principio fondamentale della nostra Costituzione. La Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la proposta di legge costituzionale che inserisce nella Carta la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni e stabilisce che l’iniziativa economica privata non può svolgersi, tra le altre cose, in modo tale da recare danno alla salute e all’ambiente. Si tratta di un passaggio storico. Un segnale chiaro del Parlamento che dovrà essere un faro per il presente e il futuro del nostro Paese».

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2022-02-25T09:57:28+02:00Febbraio 18, 2022|Ambiente|