I ristoranti producono diverse tipologie di rifiuto, alcuni sono smaltibili/recuperabili come assimilabili agli urbani – come umido, plastica, carta – altri vengono individuati come speciali.

Quando si fa riferimento ai rifiuti speciali si parla di quelli indicati dalla normativa vigente e che devono seguire uno specifico iter di trattamento e smaltimento.

Come si smaltiscono in questo senso i rifiuti di un ristorante?

I rifiuti speciali pericolosi costituiscono un rischio sia in termini ambientali, che per la salute della collettività, ed è per questo che la loro gestione, comprensiva di raccolta, trasporto, trattamento e recupero/smaltimento deve essere effettuata in massima sicurezza, seguendo l’iter della regolamentazione stabilita per legge. Le norme di riferimento sono racchiuse nel Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e nel Dpr 15 luglio 2003, n. 254

Ma quali sono i rifiuti speciali di un ristorante? Tra i rifiuti speciali più caratteristici di questa tipologia di produttori troviamo certamente l’olio utilizzato per friggere.

Tra i principali produttori di questo rifiuto troviamo, oltre ai ristoranti:

  • Bar
  • Pizzerie
  • Friggitorie
  • Gastronomie
  • Servizi di street catering
  • GDO

L’onere di smaltimento, così come negli altri casi, ricade sul produttore del rifiuto e la gestione di questi rifiuti speciali deve essere gestita esclusivamente da imprese iscritte all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali.

Gli oli esausti, infatti, prevedono di essere gestiti con molta attenzione.

Volendo schematizzare come devono comportarsi i ristoratori? 

  1. È anzitutto necessario stipulare – con un ente pubblico o con un privato – un accordo per la gestione dei rifiuti speciali prodotti.
  2. Organizzarsi per raccogliere separatamente, all’interno di appositi contenitori, i rifiuti speciali, così da mantenerli in sicurezza fino al momento del ritiro.
  3. A questo punto, i rifiuti rimangono in deposito temporaneo fino al loro conferimento al servizio di raccolta, precedentemente concordato con l’azienda – pubblica o privata – con cui si sia stipulato l’accordo.