La Grande Distribuzione Organizzata o GDO – come spesso viene abbreviata – ha conosciuto negli ultimi anni una crescita improvvisa, dovuta in gran parte alle restrizioni introdotte dal Governo a partire dal 2020.  

Com’era facilmente prevedibile, questa crescita ha causato un aumento esponenziale dei rifiuti prodotti, tra cui anche rifiuti speciali. 

Il 2 dicembre 2015 la Commissione Europea ha emanato la Comunicazione “l’anello mancante”, inerente al piano d’azione per lo sviluppo e il sostegno dell’economia circolare europea.  Il piano d’azione dell’Unione europea stabilisce misure che coprono l’intero ciclo: la produzione, il consumo e la gestione dei rifiuti. La nuova prassi ha l’obiettivo di contribuire a migliorare il ciclo di vita del prodotto grazie ad un maggiore riciclaggio ed un aumento del riutilizzo, generando benefici sia per l’ambiente che per l’economia. 

Tra le categorie fondamentali di rifiuti speciali prodotti all’interno della GDO troviamo: 

  • Rifiuti di origine alimentare 
  • Rifiuti RAEE 
  • Rifiuti da imballaggi 

Tutte queste tipologie di rifiuti devono essere gestite da ditte specializzate e autorizzate. L’iter previsto per questi rifiuti speciali è riassumibile in tre step: 

  1. Stipula di un accordo contrattuale con una ditta specializzata nella raccolta dei rifiuti speciali 
  2. Raccolta, interna all’attività, dei rifiuti in appositi contenitori. 
  3. Deposito temporaneo e conferimento dei rifiuti al servizio di raccolta. 

Le varie tipologie di rifiuto dovranno essere collettate in appositi contenitori, le cui caratteristiche variano al variare del rifiuto da contenere, e posizionati in un apposito locale interno all’attività, in attesa del ritiro da parte della ditta autorizzata. 

RIFIUTI DI ORIGINE ALIMENTARE 

I rifiuti di origine alimentare sono sicuramente i più diffusi all’interno dei Supermercati. Entrando nello specifico di questa categoria possiamo individuare: 

  • Rifiuti di origine animale – ovvero i prodotti consumabili che per vari motivi vengono scartati e dall’altro gli scarti di vari reparti (macelleria, pesce) 
  • Oli esausti (in presenza di una gastronomia interna) 

RAEE 

All’interno dei RAEE (acronimo di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) sono compresi tutti i dispositivi che per funzionare necessitano di elettricità, come monitor con e senza tubo catodico, accumulatori, piccoli componenti elettronici, dispositivi di illuminazione, tastiere, cellulari, cavi, mouse, computer, piccoli e grandi elettrodomestici, calcolatrici e device portatili.  

I distributori/venditori di apparecchiature elettriche ed elettroniche sono obbligati a ritirare gratuitamente i RAEE domestici e per questa ragione all’interno dei market si potrebbero trovare rifiuti quali: 

  • Neon e pile esauste 
  • Frigoriferi guasti e non riparabili 
  • Forni a microonde 

IMBALLAGGI 

Una delle tipologie di rifiuti più comuni nei supermercati e GDO sono senza dubbio gli imballaggi che vengono prodotti in grande quantità. La direttiva europea 2004/12/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggi (che modifica e integra la direttiva 94/62/CE) è stata recepita nel nostro ordinamento nazionale con il D.lgs. 152/06 (ex D.lgs. 22/97). 

Tra questi rifiuti possiamo individuare: 

  • Imballaggi misti 
  • Bancali non riutilizzabili 
  • La carta e il cartone 
  • La plastica 
  • Il polistirolo 
Per tutte le tipologie di rifiuto sopra citate consigliamo di consultare la nostra pagina dedicata.