Il record di medaglie italiane alle Olimpiadi di Tokyo 2020 non è l’unica buona notizia dei giochi di quest’anno: la sostenibilità e il riciclo sono state, finalmente, al centro della scena.

All’appello lanciato dalla comunità scientifica internazionale, per sensibilizzare le persone e i governi nei confronti del cambiamento climatico, le autorità giapponesi hanno risposto presente.

Ricordate non solo come le prime olimpiadi disputate in un anno dispari, le Olimpiadi di Tokyo si candidano a passare alla storia come i primi Giochi Olimpici eco-friendly.

Le medaglie e i rifiuti RAEE

I rifiuti RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) provengono da tutti i dispositivi elettronici, quali smartphone, computer, monitor, stampanti, macchine fotografiche e mouse.

All’interno di questi rifiuti speciali è possibile trovare determinate sostanze tossiche, ma non solo. Le componenti elettroniche sono spesso ricche di metalli, anche preziosi. Ed è in ragione di questa ricchezza nascosta che, a partire dal 2017, il Giappone ha avviato una raccolta su larga scasa dei rifiuti RAEE; chiedendo ai propri cittadini di raccogliere in appositi contenitori tutti quegli apparecchi divenuti ormai obsoleti, inutilizzati o rotti.

La sfida non era facile: raccogliere quasi 8 tonnellate di metalli.

Nello specifico: 40 kg di oro, 4 920 kg di argento e 2 944 kg di bronzo. Missione compiuta, in circa due anni sono riusciti a raccogliere rifiuti RAEE per un totale di circa 80 000 tonnellate.

Questi rifiuti sono stati trattati, i metalli al loro interno sono stati raccolti e suddivisi, per poi essere fusi e trasformati nelle 5 000 medaglie delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo 2020.

Riciclo e sostenibilità: non solo rifiuti RAEE

La missione green del comitato organizzativo, però, non si è limitata ai soli rifiuti elettronici.

Anche i letti degli atleti erano composti da materiale di riciclo: il cartone.

Così come il poliestere dei materassi (riciclabile) i podi, creati dal riutilizzo di oggetti in plastica, donati e raccolti dagli oceani. E ancora le divise dei partecipanti (in poliestere riciclato e tessuti di origine vegetale) e la torcia olimpica, simbolo dei giochi, creata a partire dalle lamiere delle abitazioni temporanee realizzate a seguito dei frequenti terremoti.

Infine, il villaggio olimpico, costruito con legnami provenienti da fonti sostenibili, e destinato a essere riutilizzato a Giochi finiti.